Dichiarazione

“7 luglio 2008 - San Marino Patrimonio Mondiale dell’Umanità”
Il 7 luglio 2008 il Comitato del Patrimonio Mondiale dell'Unesco riunito in Quebec (Canada), nel corso della sua 32a sessione deliberò l'iscrizione del Centro Storico di San Marino e del Monte Titano nella Lista del Patrimonio dell'Umanità.

Questa la decisione:
"Decisione: 32 COM 8B.36
Il Comitato del patrimonio mondiale,

1. Dopo aver esaminato i documenti WHC-08/32.COM/8B e WHC-08/32.COM/INF.8B1,

2. Iscrive il Centro storico di San Marino e Monte Titano, San Marino sulla Lista del patrimonio mondiale in base al criterio (iii);

3. Adotta la seguente dichiarazione di valore universale eccezional e:

San Marino è una delle più antiche repubbliche del mondo e l’unica città-Stato che sussiste, rappresentando una tappa importante dello sviluppo dei modelli democratici in Europa e in tutto il mondo. Le espressioni tangibili della continuità della sua lunga esistenza in quanto capitale della repubblica, il suo contesto geopolitico inalterato e le sue funzioni giuridiche e istituzionali si ritrovano nella sua posizione strategica in cima al Monte Titano, il suo modello urbano storico, i suoi spazi urbani e i suoi numerosi monumenti pubblici. San Marino ha uno statuto emblematico ampiamente riconosciuto in quanto simbolo della città-Stato libera, illustrato nel dibattito politico, la letteratura e le arti nel corso dei secoli. Le mura difensive e il centro storico hanno subito modifiche nel tempo, comportando un intensivo restauro e una ricostruzione tra la fine del XIX secolo e i primi decenni del XX secolo – processo che può essere considerato come parte integrante della storia del bene e che riflette gli approcci in mutamento della conservazione e della valorizzazione del patrimonio nel tempo.

Criterio (iii) : San Marino e il Monte Titano costituiscono una testimonianza eccezionale dell’istituzione di una democrazia rappresentativa fondata sull’autonomia civica e l’autogoverno, avendo esercitato con una continuità unica e senza interruzione il ruolo di capitale di una repubblica indipendente dal XIII secolo. San Marino è una testimonianza eccezionale di una tradizione culturale vivente che perdura da settecento anni. Il centro storico di San Marino sul Monte Titano comprende tutti gli elementi che illustravano la sua identità all’epoca della sua fondazione e durante il periodo medioevale delle città-Stati italiane. Numerosi elementi del centro storico che sono stati conservati oppure, che sono stati restaurati, si iscrivono in una lunga tradizione. Gli interventi del XX secolo potrebbero essere qualificati come elementi dannosi all’integrità, ma fanno anche loro parte della storia del bene. L’ubicazione e il quadro della città di San Marino presentano un livello elevato di autenticità. Per quanto riguarda le funzioni e gli usi, esiste una continuità in relazione al ruolo della città storica come capitale del piccolo Stato. I lavori di restauro e di ricostruzione realizzati a cura di Gino Zani possono essere considerati come parte integrante della storia del bene e valutati in quanto applicazione dei principi teorici provenienti dal Movimento Romantico di restauro. Nel presente caso, l’idea di « medioevalizzazione » del centro storico può essere considerata come un’espressione dell’identità nazionale ricercata attraverso un’immagine idealizzata del centro storico.

La protezione del bene è appropriata ma bisognerebbe introdurre numerosi strumenti di protezione giuridica e strumenti giuridici più specifici per la protezione del patrimonio costruito e del paesaggio circostante. Il centro storico non ha subito interventi maggiori dagli anni 1930 e i monumenti pubblici e gli spazi aperti sono in un buon stato di conservazione.

4. Chiede allo Stato parte di:

a) Attuare la protezione giuridica conformemente a quanto prescritto;

b) Controllare gli effetti negativi potenziali provenienti dalle pressioni turistiche sugli elementi materiali del patrimonio, ivi compresi l’uso degli edifici esistenti e l’eccesso di attività commerciali;

c) Migliorare e finalizzare il sistema di monitoraggio individuando una serie più esaustiva di indicatori chiave associati ai valori, all’integrità e all’autenticità del bene;

d) Portare avanti l’attuazione del piano di gestione, in particolare per quanto riguarda il meccanismo di coordinamento tra le varie agenzie governative coinvolte nel sistema di protezione e di gestione".

Integrità e Autenticità Patrimonio immagine